Sentiamo spesso parlare di ansia e attacchi di panico. In questo articolo voglio parlarvi più nello specifico cosa intende per “ansia”, da cosa è causata e come possiamo gestirla.  

Cos’è l’ansia?

Quando proviamo ansia stiamo sperimentando una complessa combinazione di emozioni e sensazioni che includono paura, apprensione e preoccupazione. Fisicamente, invece,  sperimentiamo palpitazioni, dolori al petto, respiro corto, nausea, tremore interno, mal di pancia e dolori intestinali

La paura favorisce l’attivazione della modalità fight or fly (attacco o fuga): se lo stimolo spaventoso passa velocemente, torniamo presto in una condizione di calma, se invece perdura nel tempo, iniziamo a sperimentare una forma di ansia.

Quindi l’ansia non ha nulla di patologico, ma è una normale risposta anticipatoria ad un evento o una situazione percepita come stressante.

Tuttavia quando diventa troppo intensa e frequente, o si manifesta in assenza di uno stimolo specifico, può essere fonte di grande sofferenza, fino a rendere difficile affrontare la giornata. 

A volte è una condizione costante per un periodo della vita, altre si presenta improvvisamente e intensamente sotto forma di attacchi di ansia o panico. Questi attacchi possono causare sintomi come battito accelerato, respiro affannoso e una sensazione di svenimento o di perdita di controllo. 

Perché proviamo ansia?

Come abbiamo detto, l’ansia si presenta come uno stato anticipatorio rispetto a eventi e situazioni stressanti che stiamo vivendo o che ci potrebbero capitare in futuro. Questa risposta è spesso collegata al modo in cui interpretiamo e reagiamo alle situazioni della nostra vita.

Facciamo alcuni esempi:

  • Pensieri negativi e preoccupazioni: la mente umana ha la capacità di proiettarsi a livello immaginativo nel futuro, cercando di anticipare possibili minacce. Questo meccanismo naturale ci permette di evitare o di far fronte a diversi pericoli, ma a volte può trasformarsi in un flusso continuo di pensieri negativi e scenari catastrofici. Dobbiamo anche considerare che quando immaginiamo si attivano in noi anche le emozioni che potremmo provare se quell’evento si verificasse. Quindi, se immaginare il peggio diventa una reazione automatica, si attiveranno in noi le emozioni associate a quelle catastrofi, rendendo difficile rilassarsi e vivere il presente.

  • Modelli mentali disfunzionali: ognuno di noi sviluppa nella sua vita convinzioni e modelli mentali che aiutano a relazionarsi con il mondo interno o esterno. Alcuni di questi modelli possono avere delle conseguenze spiacevoli in termini emotivi. Per esempio, alcune persone possono sviluppare un forte perfezionismo, sentendosi inadeguate o fallimentari se non raggiungono standard elevatissimi. Spesso questo atteggiamento genera una pressione continua, un senso di insoddisfazione e inadeguatezza, creando terreno fertile per l’ansia.

  • Esperienze passate e traumi: eventi particolarmente stressanti o dolorosi, come una perdita, un fallimento o un trauma, possono lasciare un’impronta profonda dentro di noi. La nostra mente può iniziare a mettere in atto strategie anticipatorie per evitare il ripetersi di quelle esperienze, così da far emergere un vissuto ansioso, come se fossimo in costante pericolo. Tuttavia, questo tentativo di protezione da future sofferenze finisce per tenere il corpo e la mente in uno stato di allerta eccessiva e costante.

  • Circostanze della vita e pressione sociale: viviamo in una società spesso caratterizzata da ritmi frenetici, pressioni e sovrabbondanza di stimoli. Il confronto con aspettative elevate, proprie o altrui, il paragone con gli altri, il timore del giudizio, possono far nascere o intensificare stati d’ansia.

Come possiamo gestire l’ansia?

Ci sono diverse strategie che possono aiutarti a calmare la mente e affrontare l’ansia, tra cui:

  • Rilassamento e respirazione: praticare esercizi di respirazione profonda, meditazione o yoga, può aiutarti a calmare il sistema nervoso, disattivando la risposta di attacco o fuga e riducendo così l’ansia.

  • Ristrutturazione dei pensieri negativi: spesso l’ansia nasce da interpretazioni esagerate o irrazionali di situazioni normali. Riconoscere questi pensieri e trovare alternative più realistiche è un passaggio cardine di un percorso di psicoterapia.

  • Gestione dello stress: analizzare le proprie giornate e il proprio stile di vita permette di organizzarsi in modo più funzionale, così da evitare il sovraccarico, trovare lo spazio e concedersi delle pause.

  • Attività fisica regolare: il movimento può dare grandi benefici sia per il corpo che per la mente. Quando facciamo attività fisica il cervello rilascia endorfine che aiutano a migliorare l’umore e abbassare i livelli di stress.

  • Supporto dagli altri: parlare delle proprie preoccupazioni e condividerle con amici, familiari o con un gruppo di supporto, può fare una grande differenza. Siamo esseri sociali, di conseguenza ritrovare delle buone relazioni è fondamentale per non sentirsi soli ed aumentare la capacità di affrontare le sfide.

La Psicoterapia Ipnotica può aiutarti?

L’ansia continua a interferire con la tua vita quotidiana e modificare il tuo stile di vita non è stato sufficiente? È il momento di prendere in considerazione l’aiuto di un professionista. 

La Psicoterapia Ipnotica è una tecnica particolarmente efficace: anni di studi scientifici in materia hanno dimostrato la sua efficacia nel trattamento dei disturbi relativi agli stati ansiosi

Ecco 5 modi in cui l’ipnosi può esserti d’aiuto:

  1. Rilassamento profondo: durante l’induzione di trance ipnotica, si sperimenta uno stato di rilassamento profondo che può ridurre i sintomi fisici dell’ansia, interrompendo la risposta di attacco o fuga. Inoltre le tecniche di rilassamento possono essere apprese e ripetute anche al di fuori delle sedute.

  2. Gestione delle emozioni: l’ipnosi può contribuire all’identificazione e alla modifica delle risposte emotive negative all’ansia, così da ritrovare sicurezza e stabilità.

  3. Modifica dei pensieri negativi: in un percorso di psicoterapia, in particolare di psicoterapia ipnotica, è possibile lavorare su quei pensieri negativi e quelle convinzioni disfunzionali che alimentano il ciclo dell’ansia, trovando dentro di sé nuove strutture più funzionali e generative di benessere.

  4. Potenziamento delle risorse personali: l’ipnosi può aiutare a ritrovare quelle risorse che abbiamo dentro di noi come l’autostima, la fiducia, la creatività, che se ben utilizzate vanno a rendere più stabile la nostra capacità di affrontare lo stress.

  5. Approccio personalizzato: ogni persona sperimenta e vive l’ansia in modo diverso. Anche la sua genesi, seppur con dei punti in comune, è differente per ognuno di noi. La Psicoterapia Ipnotica propone un approccio al trattamento pensato per rispondere il più possibile alle esigenze del soggetto, rispettando la sua personalità, le sue risorse e l’unicità della sua storia.

Conclusione

Affrontare l’ansia richiede tempo, ma con il supporto della Psicoterapia Ipnotica e delle giuste strategie quotidiane, è possibile ritrovare la calma e vivere meglio

La Psicoterapia Ipnotica funziona non solo come tecnica di rilassamento. È un vero e proprio viaggio dentro noi stessi che può aiutarci a generare quei cambiamenti e riscoprire quelle risorse che sono necessarie per evolvere dallo stato di sofferenza che stiamo attraversando. 

Il primo passo verso una vita più serena è iniziare a prenderti cura di te e cercare il supporto di cui hai bisogno. Se vuoi intraprendere questo passo con l’aiuto di un professionista, non esitare a  contattarmi.